e cosi’ siamo arrivate al
punto.
in inglese si dice full stop –
una fermata piena; una pienezza di staticita’
siamo arrivate
ad essere colme:
ad essere fisse.
in Americano il punto e’
period
come se alla fine la fine non ci fosse
c’e’ solo un periodo,
e quel periodo… non finisce mai
ma noi due abbiamo finito
l’ultima fermata l’hanno annunciata—
probabilmente hanno ripetuto l’annuncio
in una lingua dopo l’altra
perche’ la gente al giorno d’oggi parla tante lingue, sai
non e’ piu’ come nei film in bianco e nero
attori americani da un’accento solo:
fatti con lo stampino – fatti per essere copiati
la gente al giorno d’oggi cambia
nazionalita’ genere preferenze sessuali carriera religione
parlando, cambia idea. parlando, litiga e se ne va –
scende da un treno e sale sul prossimo
giusto per consolarsi con un
caffe’ d’asporto:
alla gente d’oggi
non interessa arrivare alla fine.
e intanto noi – hai visto? – eccoci a capolinea
il treno in un’attimo si e’ svuotato
o forse lo era gia’
rimane un vago odore d’urina –
il puzzo di ascelle so che e’ il mio
la fine in realta’ non e’ mai come nei film:
nemmeno quelli di oggi,
con i loro tentativi di rappresentare
una civilta’ che fa avanti indietro
sempre sulle stesse rotaie –
e che delle sottilezze del linguaggio gliene fotte assai.
ma io e te, dove siamo?
mi sa che il treno e’ ripartito – dal capolinea stiamo tornando indietro.
guarda: il paesaggio va all’incontrario
mi verrebbe da ignorare sperare che tu non nota il puzzo di ascelle che so che e’ il mio
agitare le mani e con grandi gesti
spiegarti affannatamente
come mai non siamo in declino –
come mai c’e’ ancora speranza –
come mai le parole valgono tanto.
e vale tanto
che noi due siamo qui.
ma mi fermo: ci metto un punto.
e poi aspetto che nel silenzio
si riveli la pienezza
di una vera fine.
il viaggiatore
raccontami, stasera, delle tue avventure
sei stato lontano
per quanto tempo non ti ho visto
adesso voglio sapere
chi sei diventato?
sembrera’ una banalita’
ma in un’anno
un giorno
un lampo
si puo’ cambiare
e tu, mi sa,
sei diventato non piu’ te
ma il viaggiatore, lo straniero—
il tizio di passaggio
che non si fermera’ a lungo
quello da lontano e’ colui
che racconta cio’ che ha vissuto
o senno’
mantiene un’aria
misteriosa che seduce tutti
ebbene si’
anch’io ho aspettato
che ritornassi dai tuoi viaggi
che ritornassi qui tra noi
che ritornassi – che ritornassi
che ritornassi in te
ma non funziona cosi’: perche’
colui che torna –
che si assenta per poi reimpatriare –
sara’ uno che non puo’
ridiventare sedentario
il viaggiatore, adesso sei
e anche se come un boomerang
sei di nuovo qui
e’ l’altra parte
che e’ tornata indietro:
e tu sei all’incontrario
eccoti qui fresco fresco
liberato dai tuoi trip mentali
pulito lindo sbiancato: fantasticamente
immacolato
la candeggina al posto degli occhi
il viaggiatore e’ di nuovo a casa
le sue valige stanno nell’atrio
il viaggiatore spaesato
tra soste stanze e sostanza
un poveretto che seduce pochi—e anche loro per puro caso
perche’ cio’ che
incuriosisce
non e’ quello di adesso
ma la traccia di cio’ che
e’ stato prima
(il viaggiatore che poi forse
non e’ andato
cosi’ lontano)
raccontami, dai, racconta
oggi domani dopo domani
le vicende di ieri e ier l’altro
di quando eri in transito
e poi
raccontami: cosa te ne pare,
della terra ferma?
di tutti e di nessuno
‘Io mi sono data a tutti
Ma non mi ha visto nessuno’
Me lo disse sorridendo
(Perche’ lei sorrideva sempre)
Noi due al bagno
sugli scogli – in cabina –
sulla riva, ma lontani dalle onde
Poi a casa di nuovo, capelli bagnati
Sabbia nelle scarpe
Labbra appiccicose di Maxibon
‘Quante cose ti vorrei raccontare ‘
(E sempre sorrideva)
Me la immaginavo, poi, in treno verso la citta’:
Vedevo la valigia semi-vuota
Le sopraciglia innarcate
Lo sguardo intento -
Lo sguardo preoccupato
‘Ti penso sempre’, diceva
(E sapevo che era una bugia)
Intanto lei camminava quasi correndo
Di fretta verso la prossima fermata
Di fretta, sempre di fretta – con il fiato affannato
Con la fronte lucida lucida
E gli occhi mai attenti
Era solo una questione di tempo
Prima che (sorridendo) se ne andasse
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